Un romanzo ambientato nella Milano della P2. Intrighi che ruotano attorno a un grande quotidiano. Una redazione che si dedica più al ricatto che all’i
Un romanzo ambientato nella Milano della P2. Intrighi che ruotano attorno a un grande quotidiano. Una redazione che si dedica più al ricatto che all’informazione. Poi c’entrano tutti i casi più scottanti degli ultimi cinquanta anni. ci sta anche un cadavere che entra in scena all’improvviso e una delicata storia d’amore. Insomma questo romanzo ha tutto per essere avvincente e pieno di spunti. Però mi devo ricordare che questo è l’autore de "il nome della rosa" e, in questo caso, ancor meglio del fantastico "Pendolo di Foucault". Non voglio dire che è pessimo, ma, a mio parere, grigio si. Ha una nota solo lontana dell’Eco dei romanzi migliori. Certo, lo scrittore ha tanto mestiere e si vede, le citazioni sono tante, ma come dire, cadono spesso nel già visto. Da Eco non me lo sarei mai aspettato. Finito di leggere il libro il sentimento che mi ha pervaso è stato uno in particolare: il dispiacere. Ma non voglio essere il Solone di turno, quindi provate a leggerlo poi mi direte. Certo che io da Eco mi aspetto sempre il massimo.